Giovanni Boldini, Ritratto di Signora, a Milano
Come artiste e ritrattiste, sia nel ritratto pittorico che fotografico, e grandi appassionate d’arte, non potevamo perderci la Mostra “Ritratto di Signora” di Giovanni Boldini alla Galleria d’Arte Moderna a Milano, in Villa Reale, in via Palestro 16.
Giovanni Boldini (Ferrara 1842, Parigi 1931) è uno degli artisti più affascinanti dell’arte italiana tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento. Lavorò quasi sempre con ritratti su commissione e non per questo i suoi lavori mancano di intensità, bellezza e sentimento.


La Villa Reale si affaccia sui giardini Indro Montanelli di Porta Venezia, una delle zone più belle della nostra città. Fu progettata dall’architetto austriaco Leopoldo Pollock e realizzata tra il 1790 e il 1796 come residenza del conte Lodovico Barbiano di Belgiojoso, ed è uno dei capolavori del Neoclassicismo milanese.
La Galleria d’Arte Moderna ospita la più importante collezione lombarda di opere dell’Ottocento e artisti di grande spessore quali Canova, Hayez, Faruffini, Mosè Bianchi, Segantini, Medardo Rosso, fino a pezzi unici di Manet, Cézanne, Van Gogh, Gauguin, Carrà, De Pisis, Modigliani, Morandi, Sironi, Picasso, Matisse, Renoir, e tanti altri ancora.


Giovanni Boldini fece fortuna come ritrattista dell’alta Società, sia in Italia che a Parigi, con ritratti delle più belle donne del periodo, ma in generale come interprete della società a lui contemporanea. È L’autore del celebre ritratto di Giuseppe Verdi del 1886, attualmente alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma.
Entrando veniamo subito rapite da un olio su tela, spettacolare e famosissimo: “La Signora in rosa”, del 1916. Si tratta del ritratto di Olivia Concha de Fontecilla, che non fu mai consegnato e rimase gelosamente custodito dall’artista nella sua collezione.
Questo ritratto colpisce per la tecnica: la pennellata è sciolta, energica, in certi punti materica. Ci sono delle colature di colore, dei colpi di luce perentori ma sapienti: i fiori sono assolutamente semplici e di una bellezza commovente. La finezza dell’incarnato contrasta con l’energia delle pennellate del vestito, che rendono con assoluta precisione la lucentezza della seta. Ma quello che più colpisce è la posa sciolta e rilassata della modella: una grande modernità, se si pensa a quanto fossero compassati i ritratti del periodo. Tutto ciò senza perdere l’eleganza e la raffinatezza, la grazia e la sensualità di queste bellissime donne.


I disegni a puntasecca su carta giapponese sono di una bellezza raffinata nella loro semplicità. Sebbene il disegno fu una parte marginale della vita artistica di Boldini, abbiamo osservato come un grande artista è in grado di maneggiare qualsiasi tecnica.
In mostra ci sono anche dei pastelli meravigliosi: è una tecnica piuttosto difficile da gestire ma Boldini la esalta con estrema sapienza. Ci ha colpiti in particolare il grande pastello “L’Americana” datato 1900-03 circa. Il volto è ben definito, il resto è abbozzato sapientemente, riempiendo lo spazio con un vuoto apparente che esalta la figura della modella. Si capisce la rapidità di esecuzione, che tradisce una grande capacità compositiva e di disegno. Insomma, un capolavoro.


Puoi vedere la nostra Galleria di ritratti e se desideri un ritratto, dai un’occhiata alla nostra pagina Ritratto su commissione.