Le Signore dell’arte. Storie di donne tra ‘500 e ‘600
Il talento e la modernità dell’universo femminile nell’arte in mostra a Milano
“Le Signore dell’arte. Storie di donne tra ‘500 e ‘600”, Palazzo Reale a Milano, è una Mostra da non perdere.
Abbiamo ritrovato un universo femminile di meravigliose artiste italiane del XVI e XVII secolo, fra incisione, pittura, ricamo e architettura.
La mostra racconta le vite di queste artiste, la maggior parte poco conosciute al grande pubblico, il loro ruolo nella società e il successo professionale raggiunto da alcune di loro nelle grandi Corti europee dell’epoca.
Molte erano nobildonne, altre monache, altre ancora figlie, mogli o sorelle di grandi artisti.
Siamo un po’ tutti abituati alle donne nelle vesti di Muse ispiratrici, soggetti di quadri, compagne di artisti ma la realtà è molto diversa.
Molte donne di questo periodo storico sono state creatrici d’arte e riconosciute dal mondo loro contemporaneo in qualità di artiste.
Donne che sono riuscite a fare della loro arte una professione.
Portatrici quindi di talento e modernità nonché fonte di ispirazione per noi donne, artiste e professioniste.

La mostra “Le Signore dell’arte. Storie di donne tra ‘500 e ‘600” illustra la grandezza dell’arte femminile, a lungo sepolta nell’oblio dalla critica e dal pregiudizio di un certo maschilismo che non ammetteva la creatività e talentuosità femminile, fino a far credere che l’arte non fosse una professione per una donna.




La più conosciuta è la pittrice Artemisia Gentileschi.
Fu la prima donna ad essere ammessa all’Accademia del Disegno di Firenze e la biografia racconta di una grande artista e una donna coraggiosa nell’affrontare il noto processo per stupro.
Ma tanti sono i nomi da citare: Sofonisba Anguissola, Fede Galizia, Marietta Robusti, la famosa “Tintoretta”, figlia del pittore Tintoretto e altre ancora.

Tra le opere presenti una forte emozione ce l’ha riservata la Maria Maddalena di Artemisia Gentileschi, ferita durante l’esplosione al porto di Beirut lo scorso agosto.
Inedito della collezione privata Sursock, aristocratica famiglia libanese, mai esposto prima, ha richiesto interventi urgenti di messa in sicurezza a causa dei tagli, abrasioni e micro fratture prima del trasporto aereo da Beirut in Italia.
Sarà restaurata solo a mostra chiusa, prima di tornare in Libano.


Abbiamo particolarmente apprezzato la ritrattistica, dove, come artiste, ritroviamo lo sguardo al femminile sulla psiche umana. Per conoscere la nostra visione del ritratto, vai alla pagina Arte.


