Tina Modotti. Donne, Messico e Libertà
a Milano
dal 01.05.2021 al 07.11.2021
La storia di una donna fotografa e della sua breve e intensa vita
“Tina Modotti. Donne, Messico e Libertà,” MUDEC a Milano, è una Mostra da non perdere.
E’ la storia di una donna e della sua fotografia. Della sua vita breve e intensa, tra fotografia e impegno sociale.
La mostra racconta il percorso di uno spirito libero, in un periodo storico caratterizzato da guerre, persecuzioni, profonde ingiustizie e miserie, ma arricchito da dalla presenza di persone come Tina, Edward Weston, Frida Kahlo, Diego Rivera e Julio Antonio Mella.
“Ho cominciato a uscire con la macchina fotografica ma nada. Tutti qui continuano a dirmi che la Graflex è troppo appariscente e voluminosa; qui tutti usano macchine più compatte. Naturalmente mi rendo conto del vantaggio: si attrae meno l’attenzione. Ho anche provato la meravigliosa piccola macchina di un amico, ma non mi piace lavorare con questa come con la Graflex, perchè non si vede l’immagine nella sua forma finale. Forse mi ci potrei abituare, ma in ogni caso ora non posso comprarmi una macchina, perché ho dovuto investire in un ingranditore.
Tra l’altro una macchina più piccola mi sarebbe utile solo se volessi lavorare per le strade, ma non sono così sicura di volerlo fare. Il materiale che si trova sulla strade è ricco e meravoglioso, ma la mia esperienza mi dice che il modo in cui io sono abituata a fotografare , impostando lentamente la mia inquadratura, etc., non è adatto a questo tipo di lavoro.
Quando finalmente trovo la composizione o l’espressione giusta, lo scatto è già andato. Suppongo di voler fare l’impossibile, e quindi non faccio nulla.
Tina Modotti
Berlino, 23 Maggio 1930

La mostra si snoda percorrendo diverse tappe fondamentali nella vita e nella carriera di Tina Modotti.
La personalità di Tina Modotti si svela nei differenti filoni ampiamenti rappresentati in questa mostra: la ricerca stilistica e i ritratti commerciali nella fase più legata all’estetica.
I celebri still life e la ricerca sul rigore architetturale.
Sono i primi anni in Messico di Tina Modotti, al fianco di Edward Weston, dal quale nel tempo si allontanerà per trovare la propria ed unica strada.
Di grande rilevanza i ritratti di Tina di Edward Weston presenti nella mostra.


Tra il 1926 e il 1929 Tina è un’artista affermata e l’impegno sociale e politico crescente si riflette nella sua fotografia.
Importante è il lavoro sui campesinos e sui lavoratori. Immagini dove le persone sono come schiacciate sotto i pesi che portano, che prescindono dai volti ma diventano simboli.
Queste immagini sono parte del percorso fatto da Tina verso l’impegno sociale e politico; anche le immagini still life della falce e martello raccontano di rigore formale, creatività e impegno politico.




L’ultima parte di Tina fotografa è legato all’incontro con Julio Antonio Mella, rivoluzionario esule cubano, che sconvolgerà la vita di Tina.
Dopo l’omicidio di Julio Antonio Mella e dell’espulsione dal Messico, Tina farà un ultimo importante lavoro, in stile reportage, a Tehuantepec, dove vivono le donne di etnia matriarcale Zapoteca.
E’ l’ultimo importante progetto di Tina fotografa.
Nel 1929 si tiene la sua ultima mostra in vita in Messico, poche settimane dopo sarà di nuovo espulsa. Non fotograferà più. Rientrerà in Messico anni dopo, dove vivrà gli ultimi anni lontana dalla vita pubblica.




A noi restano i suoi scatti, testimonianza di intensa vita privata e impegno.
