Nadar a Milano
La curiosità dell’amicizia
Alle origini della fotografia al Centro Culturale
dal 20.10.2021 al 05.12.2021
I ritratti, le fotografie aeree e la sperimentazione della luce agli albori della fotografia.
Nadar a Milano è indubbiamente una mostra da non perdere.
“Nadar. La curiosità dell’amicizia. Alle origini della fotografia.” al Centro Culturale di Milano, racconta infatti la biografia di una delle figure più importanti della storia della fotografia e della sua amicizia con le più grandi personalità dell’epoca.
Louis Felix Tourmachon (1820-1910) in gioventù, seguendo la moda dell’epoca scelse di chiamarsi Nadar.
Nelle 70 opere esposte ritroviamo il percorso di Nadar, compresi alcuni suoi disegni: nella sua vita fu infatti anche scrittore (senza successo) e disegnatore caricaturista.



“La fotografia è una meravigliosa scoperta, una scienza che evince le intelligenze più elette, un’arte che aguzza gli spiriti più sagaci e la cui applicazione è alla portata dell’ultimo degli imbecilli […] A ogni passo potete veder fotografare un pittore che non ha mai dipinto, un tenore senza scritture; e, lo dico sul serio, il vostro cocchiere come del vostro portinaio m’impegno a fare in una sola lezione altri due operatori fotografici. La teoria fotografica s’impara in un’ora; le prime nozioni pratiche in un giorno.[…]
Quello che non si impara […] è il senso della luce […] è la valutazione estetica degli effetti prodotti dalle luci diverse e combinate – è l’applicazione di questi o quegli effetti a seconda del tipo delle fisionomie che tu artista devi riprodurre […] Quello che ancora ancor meno si riesce a imparare è l’intelligenza morale del tuo soggetto – è quell’intuizione che ti mette in comunione con il tuo modello, te lo fa giudicare, ti guida verso le sue abitudini, le sue idee, il suo carattere, e ti permette di ottenere, non già, banalmente e a caso, una riproduzione plastica qualsiasi, alla portata dell’ultimo inserviente di laboratorio, bensì la somiglianza più famigliare e più favorevole, la somiglianza intima. E’ il lato psicologico della fotografia, la parola non mi sembra troppo ambiziosa”
Nadar



Nadar a Milano dedica grande spazio ai ritratti.
Egli fotografò tutti i grandi della Parigi tra il 1850 e il 1900, Victor Hugo, Delacroix, Monet, Baudelaire, George Sand.
In particolare i tanti ritratti di Sarah Bernhardt, e soprattutto i provini delle fotografia alla grande attrice, che ci aiutano a capire il grande lavoro alla base delle opere di Nadar.




Nadar è stato un precursore anche in altri ambiti della fotografia.
Ciò rende Nadar a Milano, alle origini della fotografia, una mostra ancor più interessante: sue sono infatti le prime fotografie aeree di Parigi, fotografata dalla mongolfiera Géant.

E dopo aver scoperto Parigi dall’alto si è dedicato all’esplorazione dei sotterranei, le catacombe e le fogne di Parigi, portati alla fama da Les Misérables di Victor Hugo.
Per poter effettuare scatti in situazioni di scarsa luminosità studiò e brevettò le prime luci artificiali, che utilizzò anche per i ritratti in studio.
Nadar anche in questo è stato precursore e questa mostra lo racconta molto bene.
E per portarsi a casa questa mostra, consiglio il catalogo della mostra NADAR Il tempo della fotografia a cura di Angela Madesani, con un testo di Giovanni Chiaramonte.
