Monet a Milano
Grandi capolavori in mostra a Palazzo Reale
dal 18.09.2021 al 30.01.2022
Oltre 40 dipinti che raccontano il maestro dell’impressionismo.
Monet a Milano è proprio un grande evento espositivo per la nostra città.
La visita alla mostra di Monet al Palazzo Reale di Milano, in collaborazione con Arthemisia e a cura di Marianne Mathieu, è di buon auspicio per il 2022.
I quadri esposti provengono dal Musée Marmottan Monet e ci permettono di riflettere sul tema della luce e sulla pittura en plein air.




Bianco d’argento, giallo di zinco, giallo di cadmio, arancio di cadmio, vermiglione, lacca di garanza, viola di cobalto chiaro, blu di cobalto, viridian: non sono gli elementi per ricercare la pietra filosofale, ma i pigmenti preferiti dal pittore impressionista Claude Monet.
Nel tempo egli rinunciò al nero e ai colori scuri come il Blu di Prussia. Prediligeva colori saturi e stabili e nel tempo preferì utilizzare i colori puri sovrapponendoli direttamente sulla tela.




Se possiamo definire Monet il pittore della luce, certamente è perché sapeva dipingere le ombre: non erano mai nere, ma blu e violetto nel caso di ombre create dalla luce gialla del sole, e verdi per la luce del tramonto.




Grande spazio è stato dato ai quadri dedicati al Giardino di Giverny, al quale abbiamo dedicato l’articolo del nostro blog Il Giardino di Monet.
I glicini che avvolgono il famoso ponticello giapponese, i salici dalle fronde che sfiorano l’acqua, le foglie di ninfea, i riflessi del cielo e delle nuvole, tutto rende questi quadri dei veri capolavori.



Un serie particolare attira l’occhio dell’osservatore: le ultime tele, quando il Maestro era afflitto dalla cataratta che gli aveva compromesso la vista, sono quasi astratte.
Egli non dipingeva più quello che aveva davanti, ma la visione del soggetto, basata sul cuore e sulla memoria. In qualche modo ha anticipato la grande pittura informale.



Le sue conoscenze venivano dall’esperienza e dagli innumerevoli tentativi e non tanto dalla teoria.
Diceva infatti “ho sempre avuto orrore delle teorie”, basandosi appunto sull’intuito e sui propri errori.
E’ sicuramente una mostra da visitare con calma e godendo di ogni pennellata del grande maestro impressionista.
