Ferdinando Scianna a Milano
Mostra antologica a Palazzo Reale
fino al 05.06.2022
VIAGGIO RACCONTO MEMORIA
La mostra di Ferdinando Scianna VIAGGIO RACCONTO MEMORIA a Palazzo Reale di Milano, un grande evento espositivo antologico, occasione imperdibile per conoscere le passioni e le ossessioni: in una parola la vita del grande fotografo siciliano.
VIAGGIO RACCONTO MEMORIA, propone una selezione di 200 fotografie in bianco e nero divise in diverse aree tematiche che attraversano l’intera produzione di Ferdinando Scianna.
Il modo migliore di attraversare le sale e le aree tematiche è farlo facendosi guidare nel racconto dalla stessa voce di Ferdinando Scianna. Con l’audioguida infatti Ferdinando Scianna racconta in prima persona la sua fotografia e la sua vita.
Da non perdere inoltre il catalogo della mostra pubblicato da Marsilio.

“Come fotografo mi considero un reporter.
Come reporter il mio riferimento fondamentale è quello del mio maestro per eccellenza, Henri Cartier-Bresson, per il quale il fotografo deve ambire ad essere testimone invisibile, che mai interviene per modificare il mondo e gli istanti che della realtà legge e interpreta.
Ho sempre fatto una distinzione netta tra le immagini trovate e quelle costruite.
Ho sempre considerato di appartenere al versante dei fotografi che le immagini le trovano, quelle che raccontano e ti raccontano, come in uno specchio. Persino le fotografie di moda le ho sempre trovate nell’azzardo degli incontri con il mondo.”

MEMORIA
Bagheria Sicilia Feste
I luoghi della memoria, Bagheria e la Sicilia.
Dove tutto è iniziato. Ferdinando Scianna nasce a Bagheria e ci resta fino a 24 anni. Qui inizia il suo percorso di uomo e fotografo. A 15 anni la prima macchina fotografica, con cui percorrere le strade della sua Bagheria e della sua Sicilia.
Negli anni ’60 il primo progetto, l’esplorazione delle ancestrali tradizioni religiose e pagane, Questo primo lavoro gli permetterà di incontrare, durante la mostra a Bagheria delle sue foto, Leonardo Sciascia.
Il progetto fotografico di Ferdinando Scianna fu pubblicato nel 1965 e il libro intitolato Le feste religiose in Sicilia con un saggio di Leonardo Sciascia.
Nasce una profonda amicizia e una collaborazione professionale, raccontata nella mostra da una serie di ritratti fotografici di Leonardo Sciascia.
“Fotografare la Sicilia è per me quasi una ridondanza verbale. Ho cominciato a fotografare intorno ai diciassette anni e la Sicilia era là.
Ho cominciato a fotografare perché la Sicilia era là.
Per capirla e attraverso le fotografie per cercare di capire, forse, che cosa significa essere siciliano.”







RACCONTO
Racconto Ossessioni
Nel 1982 viene nominato membro dell’Agenzia Magnum, fondata da Henri Cartier-Bresson.
Per Ferdinando Scianna l’incontro con Henri Cartier-Bresson è stato l’incontro con quello che considerava il suo maestro di fotografia.
L’attività di Scianna si dipana a questo punto su storie che insegue sulle strade del mondo.
Reportage di viaggio, ma anche passioni ed ossessioni con cui leggere il mondo che ci circonda, ombre, specchi e cose.



VIAGGIO
Ritratti Viaggio Riti e Miti
La prima area è dedicata a Leonardo Sciascia, una serie di fotografie che ben rappresentano l’amicizia e il legame tra Ferdinando Scianna e Leonardo Sciascia.
E gli intensi ritratti, ognuno raccontato dalle parole e dalle emozioni, i ricordi dello stesso Scianna.
“Mi capitava di sognare che entravo in una piazza e in quella piazza, gremita, scoprivo che c’erano le persone, tante persone attraverso le quali ho vissuto la vita.
I vivi, i morti, i miei cari, gli amici, i tanti maestri, e in tutti mi riconoscevo, mi suscitavano ricordi, emozioni, pensieri.
Un sogno felice.
Quella piazza è diventata un libro.
Ogni tanto nel chiedere a qualcuno di farsi foto9grafare gli si dice: “Vieni che ti immortalo”.
Ti immortalo!
Tanto arrogante a volte si fa il linguaggio per esorcizzare l’angoscia della nostra impermanenza.
Eppure c’è in questa iperbole un residuo di quel mito faustiano che gli uomini, da quando hanno cominciato ad avere coscienza di sé, e quindi del tempo, insensatamente perseguono.
Fermare il tempo, non fosse che per un istante.”






Nel racconto del percorso di Ferdinando Scianna l’ultima area della mostra è dedicata alle donne e all’incontro con Marpessa con cui ha creato le indimenticabili immagini per la campagna Dolce & Gabbana nel 1987.
“Non riesco a ricostruire con esattezza, mentre facevo, per Dolce & Gabbana, le mie prime foto di moda, l’impressione che Marpessa mi fece al primo impatto.
Mi parve alta, piccolo come sono. Mi colpì il suo sguardo verde, splendente ma inquieto, imbarazzato, non so se leggermente sulla difensiva . Forse ero anch’io un po’ sulla difensiva.
Ricordo con precisione pochissime cose di quanto è successo in quei giorni tra Caltagirone, Bagheria, Porticello, Palermo, Modica, Aci Trezza, tutti luoghi significativi, per altro, della mia infanzia e prima giovinezza in Sicilia. Memoria precisissima ho invece del sentimento che mi abitava mentre facevo quelle fotografie. Ed era, quel sentimento, di sorpresa. Fortissima sorpresa provavo per me stesso, che qualcosa che non avevo mai fatto prima, e avevo in sospetto, fotografie di moda, stavo facendo con passione, con felicità.
Guardando poi queste immagini, cominciai a capire che attraverso di esse avevo tentato un viaggio nella memoria della mia infanzia siciliana, scavando i resti archeologici del sentimento della donna quale nei miei primi anni di vita si era incancellabilmente inciso nella mia coscienza.”





