Elliott Erwitt a Milano
ELLIOTT ERWITT 100 FOTOGRAFIE
fino al 16.10.2022
Elliott Erwitt a Milano! La mostra ELLIOTT ERWITT 100 FOTOGRAFIE ai Chiostri di Sant’Eustorgio, Museo Diocesano di Milano, lo celebra attraverso una selezione di 100 scatti in bianco e nero e a colori che ripercorre l’intera carriera dell’autore.
Sono presenti in esposizione sia immagini private sia lavori su commissione che, a mio avviso, ben rappresentano le diverse anime dell’artista.
Elliott Erwitt è uno dei più importanti fotografi del Novecento, il cui tratto distintivo è l’ironia e una vena surreale con cui racconta lo scorrere della vita, sia che si tratti di scatti rubati che posati.
Il percorso espositivo si muove quindi dalle immagini più iconiche ai celebri ritratti di personalità che sono nell’immaginario collettivo, ai temi ricorrenti: i bambini, i cani e gli innamorati, i viaggi e le metropoli americane.
Molto suggestive e interessanti sono le parole dello stesso Erwitt che ci accompagnano durante tutta l’esposizione.
“Le idee, per quanto siano straordinariamente interessanti nella conversazione e nella seduzione, hanno poco a vedere con la fotografia. La fotografia è il momento, la sintesi di una situazione, l’istante in cui tutto combacia”.

“La differenza tra bianco e nero e colore? Beh, cambio la pellicola”
Erwitt nella sua lunga carriera ha utilizzato sia pellicole in bianco e nero, preferito per i suoi scatti personali, che a colori, utilizzato per i lavori su commissione.
“A volte ti sembra che stia per accadere qualcosa, allora aspetti. Può andare bene oppure no. Qualcosa può effettivamente succedere. E? questa la cosa meravigliosa delle foto”

Molte delle fotografie di Elliott Erwitt sono conosciute e riconosciute come vere e proprie icone.
L’immagine del fidanzamento di Grace Kelly, il volto straziato di Jackie Kennedy in lacrime dietro il velo durante il funerale del marito, le diverse fotografie a Marilyn Monroe, il White and Black Ball di Truman Capote, le immagini degli innamorati e le immagini della disuguaglianza sociale nella Carolina del Nord nel 1950.
Erano I tempi in cui i neri in America non potevano sedersi tra i bianchi sugli autobus, o ai concerti, o al cinema. Non potevano entrare nella maggioranza dei ristoranti e nei luoghi pubblici. C’era il dovere di separare ciò che era destinato ai neri ed ai bianchi.”


“Probabilmente non si può insegnare ad avere un senso visivo… E’ una questione di occhio ma anche di cuore”






“La mia prima moglie, la mia prima figlia, il mio primo gatto! E’ una fotografia rubata, colta nell’istante”
E’ una delle immagini più intime e conosciute della produzione di Erwin, forse la mia preferita.
Uno spaccato di vita “normale” che da ordinaria si trasforma in straordinaria.
“Se sei in grado di trasmettere con la giusta atmosfera questo sentimento, allora è quasi garantito che la fotografia funzionerà”

I ritratti di Elliott Erwitt fanno parte della storia di XX secolo: Fidel Castro ed Ernesto Che Guevara, diversi Presidenti degli USA. I tanti scatti a Marilyn Monroe in momenti privati e durante le pause sui set dei suoi film.




“E’ quasi imbarazzante ma un trucchetto per fare i ritratti ce l’ho. Porto in tasca una trombetta da bicicletta, che ogni tanto suono quando c’è qualcuno imbronciato o che fa il sostenuto. E’ un modo un po’ scemo per infrangere le barriere, che però funziona… L’atmosfera migliora ed io ottengo una foto più umana”


Uno dei temi ricorrenti più noti e amati di Elliott Erwitt sono gli animali, in particolare i cani.
Li ha fotografati sia in progetti di comunicazione che personali.

“Uno dei miei primi lavori legati ai cani fu un reportage di moda per il New York Times. Dovevo fotografare scarpe da donna e decisi di farlo dal punto di vista dei cani perché loro vedono più scarpe di chiunque altro”



“Abbaio ai cani, ecco perché talvolta saltano”


Un altro tema ricorrente nella fotografia di Erwitt sono i bambini immortalati spesso sia in immagini personali che per campagne di promozione turistica.

Durante la sua lunga carriera Elliott Erwitt ha documentato nei suoi viaggi da fotoreporter diversi paesi, dalla Francia alla Spagna, dall’Italia alla Polonia, dal Giappone alla Russia e le grandi metropoli americane, raccontando spesso con sottile ironia la vita della gente comune.






Per conoscere più a fondo la personalità e l’arte di Elliott Erwitt consiglio la pagina di Elliott Erwitt sul sito di Magnum.