Stregherie a Monza
STREGHERIE
fino al 28.02.2023
Stregherie a Monza!
La mostra “Stregherie. Fatti, scandali e verità sulle sovversive della storia” al Belvedere della Villa Reale di Monza fino al 28 Febbraio, ci racconta luce e ombra della strega, una figura di donna ribelle rimossa e perseguitata dalla storia.
Il Belvedere è l’ultimo piano della Villa, un tempo dedicato alla servitù: ha il giusto fascino dell’antica dimora per essere il palcoscenico, con le sue travi a vista, di una mostra sulla stregheria.
Non aspettatevi folklore: troverete invece la voglia di raccontare, attraverso una seria ricerca iconografica, una cultura femminile spesso oppressa e rimossa.

La strega non è quella donna cattiva raccontata nelle favole, ma è colei che ascolta la natura, con una vocazione che passa di madre in figlia.
Infatti nella storia essere creduta una strega non è sempre stato sinonimo di maleficio.
Le streghe erano donne a cui si attribuivano poteri arcaici, misteriosi, legati alla natura. Erano donne solitarie, non sposate, che vivevano lontane dalla comunità, cercate anche per guarire da malattie del corpo e dello spirito.


Come si è passati dal considerare queste donne delle “sapienti”, in grado di conoscere il futuro, alla caccia alle streghe, una vera persecuzione ai danni delle donne ?
Alla fine del 1400, nel cuore del Rinascimento, le dame del bosco diventano “pericolose e immagine del male”, capaci di portare anche la morte dei loro nemici con rituali fatti di pozioni, filtri, unguenti e balsami, con animali velenosi e acqua benedetta rubata.
La caccia alle streghe ha tante origini ma ha avuto il contributo fortissimo della Chiesa, che sentiva venir meno il suo potere.
Queste donne che vivevano fuori dalla comunità ‘ sessualmente libere, senza marito e che si mantenevano da sole erano il bersaglio perfetto. Si parla di oltre 20.000 donne uccise in processo-farsa, dove sotto tortura confessavano pur di sopravvivere.


Queste “sovversive” di fatto capovolgevano lo schema teologico e sociale che voleva il dominio del maschio, relegando la donna, anche quelle di classi sociali elevate, come esseri inferiori.
Del resto, nel pensiero dominante, la donna era più debole e quindi facile preda del demonio.


La mostra, attraverso incisioni, strumenti di magia, Illustrazioni, locandine cinematografiche, il racconto di un vero processo a Ursolina detta La Rossa, accusata di stregoneria, ci fa capire come l’antico sapere di queste donne sia stato manipolato dal mondo maschile per soggiogare le libere pensatrici.




Una mostra da vedere, per riflettere.



