Cecilia Gallerani e Villa Medici del Vascello
Una storia lombarda
San Giovanni in Croce – Cremona
La Dama dell’ermellino
Cecilia Gallerani e Villa Medici del Vascello, una storia lombarda.
“Dama con l’ermellino” di Leonardo da Vinci è, secondo me, il più bel quadro del mondo.
Fa parte delle mie opere d’arte del cuore, quadri speciali, unici, che mi trasmettono sensazioni che vanno bel al di là della tecnica e del soggetto e che mi auguro di poter vedere dal vero quanto prima: si trova in Polonia al Museo CZARTORYSKICH a seguito di complesse vicende.
“…L’espressione dell’animale, l’espressione della donna…è la donna italiana quando non è condizionata nè dalla religione, nè dalla famiglia.”
Federico Zeri, “La costellazione del falso”.
La dama ritratta è Cecilia Gallerani, amante di Ludovico il Moro, una donna che con la sua intelligenza, il fascino e il carisma, riuscì a creare uno dei primi salotti culturali dell’epoca rinascimentale. Una donna libera e colta (sempre pensando ai tempi in cui è vissuta), non condizionata e che già da giovanissima riuscì a riunire attorno a sé artisti ed intellettuali.
Abbraccia un ermellino, che tradotto in greco come “galé”, rimanda al cognome della fanciulla. L’animale è anche un simbolo di purezza e incorruttibilità, ed è il simbolo araldico sforzesco dal 1486, e cioè l’anno in cui Ludovico il Moro si è unito all’Ordine dell’Ermellino. l’animale è probabilmente un furetto in quanto l’ermellino è più piccolo e totalmente selvatico.
La posa e lo sguardo intenso non rivolto all’osservatore rendono questo quadro molto moderno e poco convenzionale per l’epoca.

Cecilia Gallerani e Villa Medici del Vascello una storia lombarda. Perchè?
Cecilia si sposò con il conte Ludovico Carminati di Brembilla, anche noto come Ludovico Bergamini, e ho quindi voluto visitare Villa Medici del Vascello in San Giovanni in Croce, nel territorio di Cremona, della cui contea il marito era feudatario.
Villa Medici del Vascello venne costruita nel 1407 come rocca difensiva in una posizione strategica all’incrocio delle strade tra Cremona, Mantova, Parma e Brescia, e successivamente trasformata in villa delle delizie.


La villa è bellissima e il parco si è trasformato in un bosco che accoglie molti animali, conservando però il fascino di un tempo, con alberi ad alto fusto vecchi di 200 anni. È presente anche un laghetto, regno di anatre, rane e tartarughine.
La Villa ha subito molte trasformazioni dall’epoca di Cecilia, passando in mani diverse, fino al declino e all’abbandono dopo la scomparsa dell’ultima Marchesa, Maria Carolina Soranzo Medici del Vascello, la cui tragica fine ci riporta agli scontri a seguito della liberazione dell’Italia dal fascismo.
Purtroppo, l’abbandono ha fatto sì che la villa venisse spogliata di tutto, dai mobili, alle statue e persino ai pavimenti, quindi oggi è completamente vuota, ma conserva il fascino di una dimora dalla storia importante. Attualmente è proprietà del Comune, è aperta tutto l’anno e visitabile con visite guidate e ricca di eventi.